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Regarding buildings from the ruins with Amelia Tavella by Mariana Gutierrez and Sabina Dragomirescu

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Una innegabile relazione tra natura, femminilità e poetica dei suoi progetti sono i potenti elementi che Amelia Tavella incorpora nei suoi design.

Tavella descrive il suo processo lavorativo in modo simile a quello di un archeologo che cerca nelle tracce del passato un significato per il nostro presente. Fare affidamento su ricordi ed esperienze aiuta i progetti a prendere forma e a prendere vita, così come la sua visione della natura. La vita stessa fiorisce già prima di qualsiasi intervento umano. Un esempio è il suo rinomato progetto in Corsica, il restauro di un convento del XV secolo.

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"Costruire dalle rovine", come lei intitola il suo lavoro per il Convento Saint-Francois, emerge come un progetto di ristrutturazione ed estensione in un paesaggio montano, che trasforma quello che un tempo era un luogo di preghiera in un collettivo culturale per la comunità Corsa, senza spostare la sensazione sovrannaturale e mistica che avvolge il sito.

Alberi intrecciati e vegetazione selvaggia sono state chiare fonti di ispirazione per Tavella per creare un'armatura che abbracciasse l'antico convento e che fungesse da gesto delicato e protettivo nei confronti del monumento di pietra.

In coerenza con la sua espressione architettonica, un tema ricorrente che le piace adottare formalmente nella pratica del suo studio è l'incorporazione di "pelli"; nel caso del Convento di Saint-Francois, è stato aggiunto un telaio di rame che sembra una patina per l'edificio, diventando una seconda pelle che aggiunge un altro strato di tempo.

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"Ho una visione molto poetica, romantica e organica degli edifici [...] Mi piace che la pelle porti le tracce del tempo. Ogni nuovo progetto è un approccio alla riflessione sulla materialità che gli aggiungeremo. Ogni volta entro in un nuovo universo fatto di legno, metallo e pietra. L'unica condizione è che sia un materiale naturale."

In un mondo in cui l'architettura può sembrare essere dominata dagli uomini, Amelia Tavella ha fatto sentire la sua voce, dimostrando che la dolcezza e la sensibilità possono diventare strumenti di progettazione molto potenti. Lei descrive il suo approccio come una miscela tra tocchi femminili e maschili, ognuno completando e servendo l'altro. Nei suoi progetti, proprio come nel Convento di Saint-Francois, si possono notare facilmente linee di design decise e sicure, addolcite da una raffinata scelta di materiali.

Essendo una grande sostenitrice delle giovani forze femminili nell'architettura, trova ispirazione nella maternità e nella famiglia; il desiderio di dare alla luce e prendersi cura di qualcuno è un fattore importante che conferisce al suo lavoro un approccio protettivo nei confronti dei suoi design, risultando in un equilibrio tra un uso di materiali immaginato dalla natura e una narrazione melodiosa attraverso i suoi progetti.

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